Brienza e piatti tipici, week end di favole e da favola

Verso la metà del 300 la bellissima dama Bianca partì dal Castello di Brienza per arrivare ad Amantea, probabilmente per il buccunotto. Durante il viaggio però fu rapita dai pirati e portata ad Algeri e di lei non si seppe più nulla. Il Castello, da allora, fu teatro di drammi esistenziali e, ogni anno, viene rianimato di nuova vita grazie a Notti al Castello. Le sue stanze, circa 365, una per ogni giorno dell’anno, tra cui anche la stanza della tortura, in queste notti, possono essere visitate.

Chissà se la dama Bianca, prima di farsi prendere dalla pericolosa voglia di buccunotto, si sarà mai seduta sotto la Roverella, la quercia ultrasecolare (tra i 400 e i 1000 anni) – così grande da richiedere l’abbraccio di 7 persone tutt’intorno – per un pic-nic a base di p’zent con verza, il salame-salsiccia preparato con carni innervate e cotica, fatto cuocere insieme alla verza nella pignata e condito con pepe e aglio.

Questo e altri piatti tipici di Brienza possono essere gustati all’Hotel Eden, proprio nei pressi della quercia e vicino al parco dove crescono spontaneamente 11 tipi di orchidee rare al mondo. Così,  per un week end di favole e da favola.

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