Avete mai provato un vero vino alla mandorla? Certamente no, se non siete stati a Castelmola, borgo panoramico su Taormina, in provincia di Messina, dove dal 1919 all’Antico Caffè San Giorgio si prepara “Il Blandanino”, dal nome del suo creatore.
Don Vincenzo Blandano, proprietario del Bar, allora taverna, in segno di ospitalità, offriva l’originale bevanda a chi si arrampicava sul colle, fino a Castelmola.
Il vino è un bianco di uve pregiate, aromatizzato con mandorle amare siciliane, erbe, Zibibbo, caramello ed essenze agli agrumi (dalla ricetta segreta). Seduti ad un tavolino del Caffè, Churchill, Rockfeller, Ford e tante altre personalità hanno ammirato da qui il panorama sullo Ionio, davanti ad un bicchiere di Blandanino.
Il mix di vino e panorama, capace di alzare le temperature ed essere fonte di ispirazione, ha prodotto il suo effetto anche su D.H.Lawrence. Si dice, infatti, che lo scrittore inglese, in seguito ad una vacanza qui, insieme alla moglie, negli anni 20, abbia scritto “L’amante di Lady Chatterley”, basato proprio sulle vicende della moglie con un mulattiere di Castelmola, tale Peppino D’Allura, lungo le vie del Monte Venere. E chi ha letto il libro sa di che “vicende” si tratti.
Se questi sono gli effetti di Castelmola e del suo Blandanino, non mi farei sfuggire, a questo punto, una capatina all’Antico Caffè…